Lorenzo Bruno ora può sorridere - scritto da Marta
(1 anno, labiopalatoschisi monolaterale)

"Una doccia gelata, questo ho provato quando dopo la morfologica, mi hanno detto che il mio bimbo aveva una labiopalatischisi monolaterale" racconta Silvia, una giovane mamma di Lodi alla sua seconda gravidanza.
"Non sapevo dell'esistenza di questa malformazione, per me quel taglio al labbro poteva essere un graffio, che magari si era provocato con la manina...invece mi hanno spiegato che il labbro non si era chiuso. E sono scoppiata a piangere".
Come spesso succede in questi casi è iniziata la ricerca su Internet della schiera delle casistiche. "Dopo aver letto ogni cosa e dopo aver parlato col dottor Ferrari dello staff del professor Brusati, ho capito che ogni caso è a sé. Avrei dovuto affrontare la gravidanza e pensare al problema una volta nato Lorenzo Bruno. Quando dopo il parto me lo hanno messo in braccio i dottori gli coprivano la bocca con un telo per farmi vedere che bei lineamenti aveva. Andava solo risolto il problema. Decisi di non metterlo al vetro per farlo vedere, ma oggi che è solo un ricordo me ne pento. All'inizio non fu facile dargli da mangiare con la siringa. Una volta mentre ero in un negozio con Lorenzo nel passeggino un signore mi disse: "Sono un medico, stia tranquilla, andrà a posto". Era quello per cui pregavo ogni giorno. Finchè, quando ebbe sei mesi, mi chiamarono per l'operazione. Ero in ufficio, andai in tilt, tra gioia e preoccupazione". La forza di Silvia quando fu in ospedale in attesa di operare Lorenzo, è stato un altro piccolo paziente di Brusati: un bambino di 9 anni che doveva fare l'ultima operazione. "La voglia di questo piccolo di operarsi, di concludere il suo percorso con un nuovo nasino perfetto, mi ha contagiata e mi ha dato coraggio" dice Silvia. "Brusati riuscì a fare in una sola volte labbro, palato molle, palato duro e naso a Lorenzo. Quando lo vidi uscire dalla sala pensai che era bellissimo, ma soprattutto finalmente, completo! E mi sentii tanto, ma tanto fortunata. Oggi alla Smile House noi genitori siamo in un ambiente che ci dà fiducia al al cento per cento. L'altra cosa bella e utile è il Gruppo Genitori che si è costituito per essere sempre informati sulla struttura e per confrontarci".