• La labioschisi: è una malformazione congenita piuttosto comune dovuta alla mancata saldatura delle due porzioni del labbro superiore del neonato. La labioschisi può manifestarsi in forme più o meno gravi: da una piccola fessura sulla pelle del labbro fino alla separazione completa della muscolatura del labbro e della base della narice. La fessura può presentarsi soltanto su un lato del labbro del neonato (unilaterale o monolaterale destra e sinistra) o su entrambi (bilaterale). E' comunemente detta labbro leporino o cheiloschisi.
  • La palatoschisi: è, invece, una malformazione congenita del palato. Può essere presente solo una schisi (mancata unione) del palato molle, la parte posteriore priva di osso che si muove durante la fonazione; può essere coinvolto anche il palato duro, la parte più anteriore contenente l'osso. Erroneamente si pensa che la palatoschisi corrisponda ad una mancanza del palato, invece è semplicemente la mancata unione delle due parti che compongono il palato. Ci sono casi particolari di palatoschisi dette schisi sottomucose nelle quali il palato appare chiuso anche se i muscoli sono separati. In alcuni casi la schisi colpisce solo l'ugola, senza conseguenze funzionali.
  • La labiopalatoschisi:, che può essere monolaterale o bilaterale, è una malformazione congenita che è composta da una schisi del labbro superiore, del palato e della cresta alveolare a livello della gengiva dove spunteranno i dentini. E' sostanzialmente composta da una labioschisi accompagnata da palatoschisi e gnatoschisi. Il protocollo prevede, nei casi con schisi monolaterale più ampia, nei primi sei mesi di usare una placchetta per il palato e di un cerotto per avvicinare la schisi del labbro (lip taping). Per le schisi bilaterali la placca ha l'obiettivo, non tanto di stringere la schisi, quanto di migliorare la forma del naso per permettere un risultato migliore dopo la chirurgia.
  • La sequenza di Pierre Robin: è caratterizzata da una triade di anomalie: retrognazia (mandibola piccola), glosso ptosi (lingua che tende ad inserirsi nella schisi del palato) e schisi ampia del palato. L'ipoplasia mandibolare nelle prime settimane di vita fetale (dovuta ad un difetto funzionale del cervello posteriore fetale) obbliga la lingua a una posizione sollevata nel cavo orale, che ostacola la fusione delle lamine palatine. Il difetto funzionale fetale spiega la frequenza di problemi di suzione, e respirazione, e a volte alterazioni della motilità esofagea, ostruzione respiratoria. La glossoptosi e i problemi di nutrizione e respirazione associati, di solito si risolvono nei primi mesi di vita (una placca può essere molto utile) e la crescita della mandibola corregge la retrognazia in molti pazienti nei primi tre-sei anni di vita.